Dalla Scienza alla Cura: un concetto che mette al centro la Salute

Correlazione tra cancro e alimentazione

Male terribile

Una diagnosi di cancro cambia la vita del paziente e si abbatte su di esso coinvolgendo ogni aspetto della sua esistenza. Per un medico dare una diagnosi di tumore ad un paziente è sempre complicato proprio per questo motivo. A livello molecolare diventa difficile cercare di spiegare in parole semplici cosa sia il processo che porta ad un tumore.
Ogni nostra cellula è soggetta a numerose mutazioni che colpiscono il DNA e che possono essere causate da agenti esterni come radiazioni e fumo o anche spontanee, ma fortunatamente queste vengono tenute sotto controllo da un sistema che le “corregge” e ripristina così il danno subito. Un accumulo di tali mutazioni forza le cellule a produrre proteine mal ripiegate o malfunzionanti che diventano parte integrante del processo neoplastico.
Una cellula resa tumorale perde una capacità chiamata “inibizione da contatto” cioè la caratteristica che gli permetta di capire che accanto a lei vi è un’altra cellula, smettendo in questo modo di dividersi.
In questo modo le cellule tumorali perdono il loro controllo mitotico e vanno incontro a divisioni incontrollate e sempre più frequenti.
Il processo neoplastico altera la struttura del tessuto stesso e il metabolismo della cellula risulta anch’esso fortemente colpito.


Segni tipici del cancro

Esistono dei segni tipici del cancro ma la diagnosi spetta sempre ad un medico specializzato che attesti anche sperimentalmente la malattia secondo il suo iter specifico. Tra quelli maggiormente indicati ritroviamo:

  • perdita di peso inspiegabile; superiore ai 5 kg in poco tempo
  • Stanchezza persistente che non migliora con il riposo
  • Dolore cronico ed insolito che non regredisce con alcun trattamento
  • Febbricola prolungata o ricorrente senza causa infettiva chiara
  • Alterazione della pelle come cambiamenti di nei, noduli sottocutanei, ittero, prurito diffuso
  • Sanguinamenti o secrezioni insolite in urine, feci, tosse con sangue, perdite genitali
  • Noduli o masse palpabili in sedi anomale come mammella, testicolo o linfonodi
  • Difficoltà nella deglutizione o digestione non attribuibili ad altre cause
  • Tosse cronica o raucedine che dura da oltre 3 settimane

Bisogna specificare e rimarcare il concetto che la presenza di tale sintomatologia non è diagnostica di tumore ma che la diagnosi precoce resta la strategia più efficace per aumentare le possibilità di cura e migliorare la qualità della vita del paziente.

Evidenze scientifiche tra alimentazione e cancro

Esistono numerose evidenze scientifiche che supportano la correlazione tra alimentazione e cancro. La ACS o anche conosciuta come American Cancer Society ha pubblicato delle linee guida che mostrano come la dieta e l’attività fisica siano fondamentali nella prevenzione contro il cancro. Sulla base di questo concetto bisogna ritornare un pò alla patologia e ai vari meccanismi riconducibili a fenomeni infiammatori soprattutto cronici. Un tasso di infiammazione alto favorisce genesi neoplastica in quanto a livello molecolare vengono espressi geni coinvolti nella proliferazione cellulare che vanno ad interferire con il ciclo vitale di ogni cellula. A questo proposito resta facile da comprendere che tutte le patologie che mostrano quadri infiammatori cronici aumentano il rischio di cancro ma questo non vuol dire che l’insorgenza ne sia una certezza.

La dieta mediterranea è ricca di frutta e verdura come anche di olio di oliva e povera di carni lavorate. Quando riflettete su questo ultimo punto e vi soffermate su quante persone facciano realmente una dieta mediterranea, arriverete alla conclusione che sono davvero poche. Evidenze scientifiche dimostrano come la dieta possa portare ad una diminuzione della mortalità di cancro del 13 %.

Un Umbrella review dimostra che dieta, obesità e inattività fisica sono correlati e sono fattori modificabili con impatti concreti su vari tipologie di tumore. Inoltre è ormai noto che un consumo elevato di frutta e di verdura offre protezione contro tumori colon-retto, seno e polmone; anche pesce e limitato consumo di carni lavorate mostrano benefici.

Una meta-analisi ha evidenziato che le diete salutari riducono il rischio di carcinoma mammario del 38-51%, mentre l’alcol lo aumenta del 75%.

Bisogna considerare che la “Western Diet” a base di cibi processati, carni lavorate e zuccheri è correlato a malattie come tumori soprattutto quelli del colon e nel caso dei cibi troppo “industrializzati” i dati sono preoccupanti in quanto aumentano il rischio di mortalità di cancro, mortalità generale e specifici tumori del distretto testa-collo ed esofato.

Fattori protettivi e conclusioni

Quando si parla di fattori protettivi non devono essere intesi ne come cura durante una diagnosi di cancro da sostituire a quella farmacologica e neanche che se si attuano tutti la possibilità di avere il cancro sia dello 0%.

Il fattore di protezione deriva da studi statistici che hanno messo in risalto la correlazione tra consumo di determinati cibi e diagnosi di cancro e devono essere intesi appunto come protezione vera e propria.

Tra i numero che possono essere elencati e che sono ancora in studio abbiamo:

  • Modello Mediterraneo con frutta verdura, legumi, cereali integrali e olio di oliva con poca carne rossa e lavorata.
  • Fibre integrali e cereali integrali in particolare vi è una associazione robusta inversa con il cancro del colon-retto.
  • Calcio e Vitamina D ed in particolare anche qui vi è una correlazione con il cancro al colon

Questi studi citati che troverete in fondo possono sostenere la tesi che vi è una correlazione tra alimentazione e cancro in particolare ci si soffermi su carni lavorate, cibi processati, zuccheri e consumo di fibre, frutta e verdura.

Queste notizie sono da prendere come cultura personale per attuare una vita basata sulla prevenzione primaria, non vanno assolutamente prese scelte autonome di integrazioni senza aver consultato il medico o uno specialista di riferimento in quanto vi sono stati numerosi episodi di sovradosaggi vitaminici o intossicazioni epatiche derivanti da utilizzo di sostanze in maniera del tutto autonoma.

Fonti:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32515498/

https://en.wikipedia.org/wiki/Mediterranean_diet

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8319326/

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6649723/

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I’m Dr.Vincenzo Zottoli

Dr. Vincenzo Zottoli è un professionista con un percorso accademico particolare, che unisce competenze farmaceutiche, biologiche e nutrizionali con una formazione medica in corso.

Dopo la laurea in Farmacia, ha conseguito una seconda laurea in Biologia con curriculum biosanitario e un Master universitario di II livello in Nutrizione Clinica e Dietetica Applicata, consolidando una visione completa dell’impatto dell’alimentazione sulla salute e sulle malattie croniche.

Parallelamente, ha maturato esperienza professionale come farmacista e nutrizionista clinico, integrando conoscenze farmacologiche, nutrizionali e diagnostiche.

Attualmente è iscritto al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, con l’obiettivo di completare la propria formazione clinica e offrire un approccio sempre più multidisciplinare al paziente.

Il suo percorso testimonia una visione della cura a 360 gradi: dalla scienza di base alla pratica clinica, con un’attenzione particolare alla prevenzione, alla nutrizione personalizzata e alla gestione integrata del paziente.

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